TEXAS, U.S.A. - Voci dal Braccio della Morte

          Ultimo aggiornamento: 25/01/2009
   

EMILE PIERRE DUHAMEL (1945-1998)

A: "Ma lo sai cosa significa essere giustiziati? Quando ti hanno giustiziato, non torni indietro. Ti mettono a morte".

E:"Mi fecero un'iniezione, mi misero a dormire. Mi svegliai e vidi la macchina entrare dentro di me.. la stessa cosa che hai appena sentito, dentro di me, è una macchina, e mi parla, tutto il giorno e tutta la notte. Mi dice di come lo stato sta per trasportarmi in un altro posto, perché non ho mai supposto di essere qui. Sono una femmina, non un maschio. Mi hanno incollato questo (indicando il corpo), tutto quello che riguarda (incomprensibile)…. la famiglia che mi ha adottato… sono malati nella testa. Mi hanno tutti strangolato tre volte…."

(Estratto dall'intervista con Emile Duhamel, 4 gennaio 1996.)

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Il 9 luglio 1998 Emile Pierre Duhamel è stato trovato morto nella sua cella nell'Ellis Unit n° 1, braccio della morte del Texas. Anche se le cause della morte sono state ufficialmente indicate come complicazioni del diabete, gli effetti di una temperatura di più di 45-50°C e delle negligenze non possono essere ignorati. Al momento della sua morte il Texas era nel pieno del suo record di alta temperatura. Sono morti a centinaia in tutti gli Stati Uniti. Ad eccezione di alcune speciali unità e degli ospedali, nessuna delle celle nelle prigioni degli Stati Uniti ha l'aria condizionata. Gli psicofarmaci che venivano somministrati a Duhamel alzano la temperatura corporea.

Questo articolo parla di come Emile Duhamel è vissuto e di come è morto.

Prima di ogni altra cosa, va detto che esiste una trascrizione dell'intervista fatta ad Emile. Leggerla è il modo migliore per capire chi era veramente, e quanto profonda fosse la sua malattia mentale. Non è richiesta nessuna esperienza medica o psichiatrica per capire che è stato terribilmente sbagliato legalmente condannare Emile Duhamel alla peggiore punizione. A una sorte che si suppone debba essere riservata ai peggiori mostri della nostra società, non a una persona che non ha mai nemmeno capito chi era, o quello che lo stato stava decidendo per lui.

Emile Duhamel era stato a lungo ricoverato per cure psichiatriche. Il suo handicap mentale era conosciuto anni prima del momento in cui commise il crimine. Senza controllo e supervisione non era in grado di provvedere a se stesso, e neanche di sapere quali cure seguire.

Duhamel fu accusato nel 1984 di violenza e omicidio di Jonette Edmunds, di 9 anni, in un campo di granoturco vicino ad Harligen, Texas. Il pubblico ministero disse che aveva attirato la ragazzina verso la morte con la scusa di cercare un pupazzo perduto. Fu un crimine brutale.

Emile Duhamel aveva un quoziente di intelligenza di 56 (la media è 100), soffriva di schizofrenia paranoica, demenza, allucinazioni visive ed uditive, alcolismo e depressione. Era analfabeta, e sapeva a malapena scrivere il proprio nome. Ha passato la maggior parte della sua vita adulta a entrare e uscire da ospedali psichiatrici. Al tempo della morte di Jonette Edmunds, viveva nel bosco dietro alla sua casa.

Dal giorno in cui venne arrestato, ci sono state questioni sulla competenza di Duhamel per quanto riguardava il processo e l'esecuzione. Competenza per il processo significa che l'accusato è in grado di capire le accuse che gli vengono fatte, e può assistere il suo avvocato nel preparare una difesa. All'udienza per determinare la sua competenza per il processo, la corte ricevette un certificato psichiatrico che lo dichiarava non competente. Lo stato produsse due guardie e un infermiere che testimoniarono che Duhamel a loro appariva normale. Dopo 39 minuti per deliberare la giuria stabilì che Duhamel era competente.

Il 14 maggio 1985 Emile Pierre Duhamel venne condannato per omicidio capitale e condannato a morte. Il suo avvocato d'ufficio non presentò nessuna prova riguardante la sua salute mentale ne' durante il processo per stabilire la sua colpevolezza, ne' durante quello per decidere la sua condanna.

Dal giorno in cui venne condannato a morte, ci sono state questioni sulla competenza di Duhamel per l'esecuzione. Competenza per l'esecuzione significa che la persona sa che sta per essere giustiziata, e che ne conosce la ragione. Almeno 30 stati con la pena di morte hanno stabilito standard e procedure per determinare la competenza per l'esecuzione. In Texas non ci sono procedure definite per portare all'attenzione della corte le prove, nessuna prova dei fatti, nessun test legale stabilito per provare la competenza per l'esecuzione, e nessuna procedura che determini cosa succede se l'accusato è dichiarato incompetente.

All'inizio del 1996, venne stabilita una data per l'esecuzione di Duhamel. I suoi avvocati lo intervistarono nella sua cella nel braccio della morte, e registrarono 90 minuti di intervista. Ora quel nastro è disponibile per tutto il pubblico.


STORIA GIUDIZIARIA DI EMILE PIERRE DUHAMEL (1984-1998)

22/08/1984:

Emile Duhamel è arrestato nella contea di Cameron, Texas, per l'omicidio di Jonette Edmunds.

24/08/1984:

Nota dell'impiegato distrettuale incaricato di fissare una data per il consiglio della difesa: "Questo imputato ha rifiutato di firmare la richiesta, e dice che ha già un avvocato. Tuttavia non è in grado di darmi il suo nome. Sono sicuro che è un malato mentale e che non ha nessun avvocato".

24/10/1984:

Prima valutazione dello psichiatra Dr. Jorge Cardena incaricato dalla corte di visitare Emile Duhamel: "La mia opinione è che Mr. Duhamel conosca esattamente le accuse contro di lui, abbia sufficiente capacità per consultarsi con il suo avvocato e che di conseguenza sia in grado di essere processato".

11/02/1985:

Nota di un avvocato difensore riguardante la non-cooperazione dell'imputato e il suo rifiuto di dare un suo consiglio: "Alla prigione, il consiglio ha trovato l'imputato in una cella isolata, che può nel migliore dei casi essere descritta come orribilmente sudicia e con un fetore che mi rivoltava lo stomaco. L'imputato stesso era parecchio trascurato e sporco. L'imputato ha ripetutamente sostenuto di avere già incaricato un proprio avvocato di sua scelta".

 22/02/1985:

Mozione per la convocazione di un esperto per determinare la sanità mentale di Emile Duhamel al momento del crimine. 

 26/02/1985:

Seconda valutazione dello psichiatra dott. Jorge Cardena incaricato dalla corte di visitare Emile Duhamel: "Questa volta affermo che Mr. Duhamel non conosce le accuse contro di lui, non può aiutare il suo avvocato nella difesa, e di conseguenza non è nelle condizioni di partecipare al processo. La mia raccomandazione per lui è di iniziare un trattamento che può essere portato avanti meglio in un ospedale psichiatrico.

 05/03/1985:

Determinazione da parte della giuria della competenza di Emile Duhamel per il processo. Il dott. Cardenas testimonia che Emile Duhamel non è competente per il processo. L'accusa porta la testimonianza di due guardie e un infermiere carcerario ai quali Duhamel è apparso normale. Dopo 39 minuti di deliberazione, la giuria decide che Duhamel è competente per il processo.

 14/05/1985:

Emile Duhamel è condannato a morte: il difensore d'ufficio non presenta alcuna prova riguardante le condizioni mentali di Mr. Duhamel in nessuna delle fasi del processo. 

 14/05/1985:

L'esperto della difesa dott. Humberto Diaz presenta il suo rapporto. "Pur avendo avuto l'opportunità di osservare il comportamento di Emile Duhamel per 50 minuti, non sono nella posizione di poter dare un'opinione professionale sul suo stato mentale al tempo del crimine, perché non è stato in grado di fornirmi alcune informazioni che considero essenziali per arrivare ad un'opinione clinica".

 17/09/1986:

La Corte d'Appello del Texas conferma la condanna a morte di Emile Duhamel 

 22/10/1986:

Il dott. Robert Collier, in una valutazione ordinata dalla corte, trova che Emile Duhamel non è competente per l'esecuzione. 

 14/11/1986:

Il dott. Collier trova che Emile Duhamel è "attualmente competente per essere condannato e pronto per la decisione della data dell'esecuzione".

 20/05/1987:

Applicazione della procedura di "Habeas corpus": la commissione presenta numerose obiezioni di costituzionalità, inclusa una riguardante la competenza di Duhamel per l'esecuzione.

 14/11/1988:

Udienza per stabilire la competenza per l'esecuzione. La corte nomina un esperto per la difesa, un esperto per lo stato e un esperto per la corte, il dott. Robert Collier. Il primo terapista avuto nel braccio della morte da Duhamel testimonia la sua incompetenza all'epoca. In più uno psicologo presenta le prove di danni al cervello da lungo tempo e permanenti, e conclude da registrazioni della scuola elementare che la cognizione di Duhamel ha sempre funzionato a livelli molto bassi fin dall'infanzia.

Il dott. Collier testimonia che Duhamel non è mentalmente ritardato, anche se non può presentare nessun test psicologico per provarlo, perché non crede che simili test possano produrre dati validi clinicamente. Il dott. Collier conclude che Duhamel è competente per l'esecuzione. Il giudice concorda.

 1989:

Appello alla corte federale sulla base dell'habeas corpus

 1991:

La corte d'appello federale accoglie le obiezioni: la corte dichiara il processo incostituzionale nella fase della punizione per l'omissione delle attenuanti relative alla salute mentale di Duhamel.

 02/03/1992:

La corte d'appello nazionale (quinto circuito) annulla la decisione della corte federale.

 1992-1995:

Presentazione degli appelli rimanenti alla corte federale. 

 04/10/1995:

La corte incarica il dott. Robert Collier di condurre una valutazione su Emile Duhamel. 

 12/10/1995:

La corte rifiuta di incaricare un esperto in malattie mentali dell'assistenza a  Emile Duhamel.

06/11/1995:

La corte rifiuta ulteriori udienze su Emile Duhamel. Lo stesso giorno, il Dott. Robert Collier riferisce che Emile Duhamel è competente per l'esecuzione.

07/11/1995:

La corte fissa un'udienza sulla competenza per l'esecuzione il 20/11/1995.

20/11/1995:

Udienza sulla competenza: Emile Duhamel non rappresentato da un consigliere e senza l'assistenza di un esperto in malattie mentali viene stabilito competente per essere giustiziato dopo un'udienza di 14 minuti.


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